Chi siamo

INCOSE Italia è il nome del Capitolo italiano dell' "International Council on Systems Engineering" (http://www.incose.org/).
L’attenzione al “systems engineering” è andata rapidamente crescendo in Italia negli ultimi anni, sia nel settore privato che in quello pubblico.
L’industria dell’aerospazio e della difesa, che ha una lunga tradizione in Italia, è particolarmente interessata al “systems engineering”. La crescente complessità dei sistemi, la rapida evoluzione delle tecnologie e le sfide della net-centricità e dei “sistemi di sistemi” richiedono un approccio olistico e metodologicamente strutturato.
Anche industrie ed aziende fornitrici di servizi in ambito civile sentono la necessità di un approccio sistematico al progetto architetturale ed allo sviluppo di sistemi futuri.
Il Capitolo italiano è stato molto attivo negli ultimi quattro anni, organizzando seminari e corsi introduttivi su numerosi temi: la gestione dei requisiti, il “systems architecting”, gli “architectural frameworks”, il SysML, la sicurezza dei sistemi ed altri.
Inoltre, abbiamo stabilito buone relazioni con istituzioni accademiche, che hanno permesso l’organizzazione di corsi sul “systems engineering” nell’ambito dei programmi di Master post-universitari.

domenica 21 settembre 2008

Risultati del sondaggio sulla gestione dei requisiti

Un primo commento a caldo sul nostro primo sondaggio "online", dedicato ai "tool software" per la gestione dei requisiti. Con tutta la cautela necessaria quando si analizzano dati statistici (ricordiamo i polli di Trilussa) e tenendo conto del numero relativamente esiguo di risposte ricevute, si possono tuttavia fare alcune interessanti considerazioni.
Come prevedibile, DOORS e Requisite Pro, rispettivamente Telelogic/IBM ed IBM, si dividono la maggior parte dell'utenza, con un 52% complessivo (DOORS è in realtà in leggero vantaggio, con il 29% rispetto al 23% di Requisite Pro).
Esiste poi un 17% degli utenti che utilizza tool diversi dai due in "pole position": sarà interessante investigare con più attenzione su ciò che bolle in pentola al momento.
Ma il risultato più interessante (e preoccupante) è che quasi un terzo delle aziende rappresentate (attenzione: si tratta peraltro di aziende che annoverano tra i loro collaboratori degli esperti di "systems engineering", membri di INCOSE) non fa apparentemente uso di alcun "tool software" per definire e gestire i requisiti.
Se è vero che i tool di per sè non sono indicazione di maturità, a meno che non siano l'incarnazione di una specifica metodologia e non si inseriscano in un processo strutturato, è altrettanto vero che, particolarmente nel campo della gestione dei requisiti, il mancato utilizzo di strumenti informatici è spesso indizio di una deficienza grave nell'approccio complessivo al "systems engineering".
Il dibattito è aperto; particolarmente graditi i commenti delle aziende fornitrici, grandi e piccole.

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